Un’immensa pesantezza
è caduta su di me,
e non so dove fuggire.
Non ho più voglia di vivere.
Dove sei, Signore?
Trascinato senza vita,
verso un arido deserto,
intravedo soltanto ombre
nel mio orizzonte.
Come posso squarciare queste tenebre?
Pietà di me, mio Dio…
Come una città assediata,
mi circondano l’angoscia,
la tristezza, l’amarezza, la paura.
Cosa provo veramente?
Nausea? Tedio della vita?…
Non dimentico, Gesù,
che là, nel Getsemani,
il tedio e l’agonia ti oppressero
fino a farti versare lacrime e sangue.
Una pesante tristezza di morte
inondò la tua anima,
come un mare amaro.
Ma tutto passò!
Anche la mia notte passerà.
Tu squarcerai queste tenebre, mio Dio,
e presto spunterà la consolazione.
Voglio crederlo e sperare!
La mia anima sarà illuminata da te
e tornerà a vivere!
Ti dirò un giorno,
cantando e danzando:
grazie, mio Dio, perché
l’incubo di una lunga notte è passato.
Sostieni in me fiducia e speranza.
La tua volontà, mio Dio,
si compia in me oggi e sempre.

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