COSI’ SCRIVEVO ALLE SORELLE DELLA PROVINCIA DI FIRENZE NELL’ANNO 1998:
Sono sempre più convinta che solo quando le nostre comunità diventeranno “fraternità riposanti e serene”, noi tutte avremo il coraggio di abitare la frammentarietà della vita apostolica e di tornare con sollecitudine ed entusiasmo al cuore della nostra interiorità. Per questo, vorrei che le nostre case diventassero luoghi abitati e illuminati dalla vitalità interiore di donne fortemente innamorate di Gesù Cristo, vera Luce e centro del mondo; luoghi dove la serenità e la pace fanno rifiorire le persone, e le animano ad essere testimonianza di vita e di semplicità evangelica. Un sogno che custodisco con passione e discrezione, è quello di assistere ad una trasformazione interiore delle nostre comunità, desiderosa come sono di vederle protese a diventare sempre più case di preghiera, di ascolto della Parola, di accoglienza a quanti cercano Dio e, insieme, sorgenti di vita apostolica. E’ un appello che sto lanciando soprattutto alle sorelle più grandi, perchè le comunità in cui vivono, diventino, per l’intera Provincia tanti fari di luce che ci ricordano dove si nasconde l’essenziale e da dove ha origine la fecondità della nostra vita consacrata. Le piccole o grandi comunità apostoliche, sostenute da questa costante adorazione-preghiera, sentiranno anch’esse, sempre più forte, l’esigenza di abitare il centro della vita, la cella interiore della propria esistenza.
E’ a questo che Maria De Mattias soleva spesso richiamare le suore, quando le esortava a ritirarsi nel Costato di Cristo Crocifisso e a chiudere l’orticello del proprio cuore con la chiave del silenzio. E qui, in questa dinamicità a tutta prova, si innesta il ruolo dell’animatrice di comunità. Donna abilitata all’obbedienza evangelica e alla mediazione spirituale visibile; ella guida le sorelle a fare scelte evangeliche per il Regno di Dio. Con le animatrici di tutte le comunità della Provincia, desidero camminare insieme e condividere la chiamata che il Signore ci rivolge ad animare, orientare, incoraggiare e guardare in avanti con dinamicità profetica e fede robusta.
Auguro a me stessa e a tutte voi, di poter rinnovare ogni giorno, l’amore e la passione per Gesù Cristo e il suo Regno, al fine di portare avanti la scalata alla santità, animate dall’unica forza che ci viene dal Sangue di Cristo. Maria De Mattias, ancora oggi, ci insegna a guardare la storia con occhi positivi e cuore riconciliato. Impariamo da lei l’arte di collaborare con gioia alla redenzione operata da Cristo. (Sr Anna Maria, sup. provinciale)