Ognuno di noi ha vissuto questa esperienza per la perdita di persone care; lascia vuoto, smarrimento, disperazione e come dice l’articolo è una cosa talmente grande e priva di possibilità da poter essere evitata. Ultimamente mi capita di pensare alla mia morte (sicuramente sono meno stanca e non mi addormento tanto facilmente) e lì per lì mi spavento, il cuore mi batte forte e mi prende l’ angoscia. Poi inizio a pensare: sono nata e ci deve essere un perché, ho attraversato le varie fasi della vita e adesso mi sto avvicinando all’ultimo periodo dove include anche la morte, perciò anche questa fa parte della vita. Allora mi chiedo cosa mi fa paura? Sicuramente soffrire fisicamente, anche il pensiero di lasciare persone a cui voglio bene. Comunque qualcosa mi dice che non può finire tutto qui. Abbiamo un Padre che ci ama, che ha dato Se Stesso per la vita eterna, è andaTo a prepararci un posto per ognuno di noi e ci aspetta. Allora si le cose cambiano completamente!! Giorni fa mentre spolveravo mi è caduto un libro che ho iniziato a leggere: L’Ultima Beatitudine di Alberto Maggi. Lui la definisce addirittura ” pienezza di vita” . Non mi sarà sempre facile e naturale, ma voglio pensare di raggiungere non un traguardo, ma di iniziare un nuovo percorso, magari presa per mano da chi mi ha preceduta e andare ad incontrare Colui che mi ama e mi sta aspettando. Grazie per questi spunti di riflessione! (Fernanda)