Come giara a Cana in cui l’acqua stagnante è divenuta vino di festa. Dal fondo, in vortice concentrico, smarrita, ogni goccia teme di lasciarsi andare nel rubino che la penetra e la dissolve. Ma è inebriata e cede. La parete porosa avverte la densità diversa del liquido che ora la riempie, corposo del profumo del sole, della dolcezza dell’incontro, del dolore della potatura, delle lacrime del torchio. Spinge il vino e preme e invoca la mescita.
“Il Verbo del Padre venne dal suo grembo e rivestì il corpo in un altro grembo. Da grembo a grembo egli procedette E…
Una antica leggenda popolare racconta di un cervo muschiato che un giorno si lasciò sedurre dal desiderio di un misterioso profumo che lo…
Al riparo delle tue ali resto serena. Tu mi conosci, parliamo in silenzio cuore a cuore. Mi hai perdonata e ora mi custodisci,…
– Meditare come una montagna – Cominciò così per il giovane filosofo una vera iniziazione al metodo dell’orazione esicastica. La prima indicazione che…
È proprio tempo di pensare alla speranza come tema per portare il futuro. Portare un futuro che è chiuso. La chiave di lettura…
Ancora il dialogo nella notte di Nicodemo. Quel dialogo tocca stavolta il tema della vita eterna. Che cosa intendeva Gesù con questa espressione?…
Dio è onnipotente, ma non alla maniera degli uomini. Dio è onnipotente solo nell’amore. E dove manifesta massimamente questa sua onnipotenza? Dall’alto della…
Solo là dove c’è misericordia finisce la crudeltà, finiscono il male e la violenza. Papa Francesco si trova del tutto in accordo con…
Bellissima uscita a Firenze il 3 gennaio 2016, in occasione della visita alla mostra “Bellezza divina”. L’arte e la bellezza, nutrimento per l’anima…